Dal fiore al flacone: il viaggio dell'olio di lavanda
- 24/04/2025 15:49:10
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Profumato, rilassante, versatile. Ma come nasce l’olio essenziale di lavanda che tanto amiamo nei nostri rituali quotidiani di benessere? Oggi vi portiamo tra i filari viola per raccontarvi il viaggio di questo oro liquido , dal campo alla bottiglia.
La coltivazione: tra sole e storia
Tutto comincia nei campi di lavanda, come quelli del Lavandeto “La lavanda di Rosa” a Civita Castellana, dove le piante crescono sotto il sole della Tuscia, accarezzate dal vento che ancora racconta storie di antiche strade romane. La lavanda viene coltivata senza pesticidi, rispettando il ritmo della natura.
La raccolta: un rito d’estate
La raccolta avviene nel momento perfetto della fioritura, quando i fiori sono al massimo della loro potenza aromatica. Tradizionalmente, si raccoglie a mano, per preservare la qualità dei fiori e rispettare le piante. Questo avviene tra giugno e luglio , quando i campi si tingono di viola.
La distillazione: il cuore della magia
I fiori freschi vengono portati subito al distillatore, dove avviene la distillazione in corrente di vapore. Questo processo, antico e delicato, permette di estrarre l’olio essenziale senza alterarne le proprietà. Il vapore attraversa i fiori, raccogliendo l’olio, che poi si separa naturalmente dall’acqua di distillazione (nota come idrolato di lavanda).
L’imbottigliamento: purezza al 100%
L’olio essenziale viene raccolto e imbottigliato puro, senza alcun additivo. Questo garantisce un prodotto di altissima qualità , ideale per aromaterapia, cosmetica naturale, o semplicemente per profumare casa.
Un gesto d’amore per la natura e per te
Dietro ogni goccia di olio essenziale di lavanda c’è un lavoro fatto di cura, tradizione e passione. La prossima volta che lo userai, ricorda che contiene il profumo di un campo in fiore e la dedizione di chi lo coltiva con amore.